“Non ho bisogno di dipingere per vivere, ma ho bisogno di dipingere per sentirmi vivo”.

Carlo Angelini

 

Come è nata la passione della pittura su vetro

La mia vena creativa è nata nel 2009 quando ero in vacanza in un borgo medievale sulle colline toscane dove c’era un negozio nel quale erano esposti una trentina di quadri. La particolarità di questi quadri è che non erano dipinti su tela, come la stragrande maggioranza dei quadri normali, ma erano tutti dipinti su lastre di vetro; inoltre questi quadri, avevano un’ulteriore particolarità: erano dipinti sul retro del vetro, perciò quando il vetro viene incorniciato e quindi appeso, i nostri occhi vedono il risultato attraverso il vetro stesso. Quindi, al tatto, il vetro è immacolato e liscio, perché il colore rimane dietro.

Questa tecnica particolare di pittura mi ha letteralmente “catturato” e ho iniziato a creare le mie prime opere, utilizzando delle vernici specifiche per vetro. Poi con gli anni mi sono perfezionato, creando una quarantina di quadri su vetro, utilizzando sempre colori molto vivaci, caratteristica che mi contraddistingue. Poi però ho abbandonato questa tecnica per vari motivi:

  • fragilità del materiale di base (parliamo sempre di una lastra di vetro, piccola o grande che sia, e trasportare questi quadri in vetro da esporre in fiere o manifestazioni era sempre un grosso rischio);
  • costo del materiale (il vetro è molto più costoso di una tela o di un asse di legno);
  • tecnica impegnativa di pittura (la lastra di vetro, in fase di pittura, deve restare perfettamente in piano, altrimenti la vernice, essendo fluida su una superficie liscia, cola e si mescola ai colori vicini). 

 

Come è nata la passione per i quadri tridimensionali in legno

Un giorno ero in vacanza in Croazia e, visitando i negozietti sul lungomare, mi sono imbattuto in un negozio di souvenir locali dove vendevano di tutto. Tra tutte queste cose in vendita, c’era una parete bianca con appesi tanti quadretti in legno dipinti con colori tenui, color pastello. Sulla superficie piana di questi quadretti, l’autore aveva incollato dei pezzi di legno che fungevano da barchette o casette che, per similitudine, portavano alla memoria il mare, la spiaggia, i paesini sul lungomare. Molto carini. E lì è scattata in me una specie di “scintilla” e questi quadretti mi sono piaciuti talmente tanto che mi sono detto “voglio provare a farli anch’io”. Siccome me la cavo abbastanza con la manualità, ho iniziato a provare a fare dei quadretti in legno 15×15 cm, però personalizzandoli come volevo io e, siccome vivo in una regione dove i boschi di certo non mancano e sono un appassionato anche di escursioni in montagna, ho raccolto da terra piccole radici, licheni e dei rametti, e ho usato questo materiale boschivo per creare dei paesaggi che ricordano la montagna, dipingendoli con colori acrilici dai toni vivaci. Le mie prime creazioni avevano riscosso un inaspettato apprezzamento generale e così sono stato stimolato a continuare nella mia creatività, dandomi enormi soddisfazioni. Da poco ho raggiunto il traguardo di ben 300 creazioni, dai quadretti piccolini da cm. 15×15 a quelli di dimensioni molto grandi.

 

Come è nata la passione per i quadri dipinti su tela

Navigando su internet mi sono imbattuto casualmente in alcune immagini di quadri astratti creati da vari artisti ed eseguiti con diverse tecniche. Siccome nutro una particolare attrazione per i quadri astratti e, visto che i colori acrilici li sto già usando perché creo quadri tridimensionali in legno, ho voluto cimentarmi in questa nuova esperienza. Quindi ho acquistato alcune tele da cm. 30×40 per fare delle prove, usando varie tecniche di pittura: a pennello (maniera classica), a mascheramento (prima di distribuire il colore usando il pennello, la zona da dipingere viene mascherata, in negativo o in positivo, con strisce di nastro di carta), a martellamento (la zona da dipingere, dopo essere stata opportunamente mascherata col nastro di carta, viene colorata usando una pezza di stoffa imbevuta di colore, usando un dito che, picchiettando delicatamente sulla tela, imprime il colore dalla pezza di stoffa alla tela) e materica (sulla zona da dipingere, dopo essere stata opportunamente mascherata col nastro di carta, viene spalmata una sostanza molto densa e stuccosa che, indurendosi, si può tranquillamente dipingere, creando spessore alla parte voluta). Dopo varie prove ed esperimenti, ora mi dedico alla creazione, anche su commissione, di tele di tutte le dimensioni, venendo in contro ai gusti ed ai colori richiesti dal cliente. La particolarità dei lavori su commissione è che il cliente non ha alcun obbligo di acquisto, perchè ritengo sia indispensabile che lui veda il risultato finale prima di decidere se acquistare o meno l’opera da me creata.

 

Laboratori di pittura

Oltre alla creazione dei quadri tridimensionali in legno, una grande soddisfazione mia personale è anche quella di fare “laboratori di strada”, cioè dei laboratori di pittura in cui, bambini e adulti, imparano la tecnica di pittura a pennello con i colori acrilici, la creazione dei quadretti in legno e l’assemblamento dei materiali. Questi miei laboratori sono sempre molto frequentati, soprattutto dai bambini, perché sono incuriositi sia dai colori sgargianti usati che dalla manualità, che al giorno d’oggi purtroppo manca. Ogni laboratorio di pittura, della durata di circa 45 minuti, è composto da max 10 bambini e, al termine di ogni turno, ogni partecipante si porta a casa la sua creazione, che appenderà come ricordo.

 

In questa sequenza di immagini vengono illustrate le varie fasi della creazione di 9 quadretti in legno da cm. 15×15.

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Nella 1^ fase viene dipinta la base in legno con le sfumature di colore acrilico.

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Nella 2^ fase viene fissata con le viti la radice sulla base in legno.

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Nella 3^ fase viene incollata la forcelletta che funge da tronco per il futuro albero.

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Nella 4^ fase vengono posizionati e adattati i legnetti che fungeranno da casette.

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Nella 5^ fase vengono pitturate le casette e incollate sulla base; infine viene incollato il lichene che funge da chioma dell’albero.

 

 

Alcune immagini delle mie creazioni tridimensionali in legno